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Villaggio Bizantino

È un insediamento rupestre d’epoca tardo romana – bizantina. 

Nell’anno 535 iniziava in Sicilia l’occupazione bizantina le cui conquiste si spinsero anche nel centro dell’Isola, modificando così usi e costumi della popolazione locale. I conquistatori bizantini portarono nell’isola il loro patrimonio formale ed iconografico del cristianesimo primitivo. Durante la dominazione bizantina, la popolazione dell’attuale Calascibetta viveva in piccoli villaggi, nelle campagne poco distanti dall’attuale centro abitato. In seguito alla conquista araba, le popolazioni delle campagne si trasferirono gradualmente sulla parte più alta di Calascibetta dove troviamo il primo nucleo arabo caratterizzato da stradine strette e tortuose, come le Vie Balata e S. Agata e occupando le dimore rupestri dei primi abitatori trogloditi.


Necropoli di Realmese

Si tratta della seconda necropoli pantalicana della Sicilia, caratterizzata da ben 288 tombe a grotticella.

Il suo utilizzo copre un periodo assai vasto che va suddiviso  in due fasi principali: la prima di età protostorica, dal IX al VII secolo avanti Cristo; la seconda di età arcaica, dal VII al VI secolo avanti Cristo.

Ancora oggi, si possono notare un tratto dell’antica pavimentazione lastricata con basole di pietra di “cutu”, ovvero arenaria compatta, e un tratto scavata nella roccia viva.

Durante la campagna di scavi del 1949 e del 1950, sotto la guida di Luigi Bernabò Brea, furono rinvenuti reperti in terracotta e in rame, ceramiche, coltellini a fiamma, anelli digitali, orecchini e fibule, oltre a corredi esposti, insieme con una gigantografia in bianco e nero del sito durante i lavori di scavo, nel Museo regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

Si ringrazia Luciano Maimonte per la concessione dell'immagine.